Sito in restyling

Alcune immagini non sono al momento visualizzabili ma...stiamo lavorando per voi!

Tra le stelle

“Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!”
E rise ancora.
“E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempreil mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per piacere… e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai” Sì, le stelle mi fanno ridere! “E ti crederanno pazzo. T’avrò fatto un brutto scherzo…”
e rise ancora.
“Sarà come se t’avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere…”


 Antoine de Saint Exupery



Un'amica in passato mi disse che il Natale non ha più sapore, non ha più atmosfera quando perdi qualcuno a te caro. Non ci credevo, ho sempre pensato che valesse la pena viverlo pienamente per chi resta, per chi c'è.
In realtà, manca sempre un pezzo, un ''pezzo'' che non consideravo così importante almeno fino a quando c'è stato, anche se non la vedevo spesso, sapevo che c'era.
E' sempre così, l'essere umano è masochista deve sbatterci con il muso per capire davvero l'importanza delle persone. Finchè non si perde una persona, la si apprezza, la si ama, ma la vera misura è data dall'assenza, dalla scomparsa.
Il mio pensiero vola verso te Nonna, che l'anno scorso guardavi di traverso le lucine dell'albero pensando che eravamo degli spendaccioni  a lasciarle brillare per tutta la notte...
Quest'anno sei a brillare tra stelle...







Buon Natale cari amici, e perdonatemi se i miei auguri sembrano avvolti in un velo di tristezza.
Ma vi auguro di cuore che possiate essere sereni e passare un sereno Natale, vivere  eterni attimi felici e per quanto possibile regalarne agli altri.




.... e nella nostre case, al calduccio, con lo stomaco che si ribella al troppo sulle nostre tavole, non posso fare a meno di pensare anche a chi nemmeno le immagina queste cose....

Bambole che hanno tutto...

La mia bambina ha una bambola,
la sua bambola ha tutto:
il letto, la carrozzina, i mobili della cucina
e chicchere e posate e scodelle,
e un armadio con i vestiti sulle stampelle in folla,
e un automobile a molla
con la quale passeggia per il corridoio quando le scarpe le fanno male.
La mia bambina ha una bambola
e la sua bambola ha tutto,
persino altre bamboline più piccine
anche loro con le loro scodelline, chiccherine, posatine...
E questa è una storiella divertente
ma solo un poco,
perché ci sono bambole che hanno tutto
e bambini che non hanno niente.


G.Rodari










Sinceri auguri miei cari, dal profondo del cuore ... Buon Natale.






 

La vigilia di S.Lucia e la tradizione locale.





Dalle mie parti la vigilia di S.Lucia è una festività sentita quasi quanto la vigilia di Natale. Il nostro modo di festeggiarla è.... a tavola!
E' più importante la vigilia che la ricorrenza stessa,  la sera del 12 Dicembre si preparano 13 pietanze diverse
o almeno così vorrebbe la tradizione. Con il passare del tempo , le famiglie sempre meno numerose, l'età che avanza.... le portate si sono un po' ridotte, si cerca di raggiungere il numero 13 con dei jolly, ad esempio aggiungendo sulla tavola il tagliere dei formaggi o la frutta e contantandole come pietanze 'cucinate'.
Non c'è uno schema rigido per la preparazione delle pietanze, l'importante è che il tutto sia a base di pesce e verdure, la carne è bandita.
Ma quali sono le portate che non possono mai mancare?
Quasi tutte le pietanze sono piatti poveri della tradizione, partiamo con il primo piatto...
In genere se si prepara un primo... sono spaghetti, conditi con un sughetto di pomodoro nel quale sono stati aggiunti dei calamari che poi andranno a costituire un'altra delle portate. La particolarità di questo primo è data dall'aggiunta della mollica di pane tostata insieme a delle noci a pezzetti , che viene usata al posto del formaggio.

Altro piatto che non può mancare è la zucchina infarinata  e fritta. Durante l'estate, si tagliano per il verso lungo le zucchine, in modo sottile e questi fili di zucchina si mettono a  seccare al sole.
Si conservano, e poi si fanno rinvenire in acqua bollente , successivamente, ben strizzate, si infarinano e si friggono. Sembra niente...ma è una squisitezza!

C'è una variante, una volta strizzate le zucchine si saltano in padella con olio e peperoncino in polvere. Anche queste non sono male , ma preferisco l'altra versione.

Come accennavo prima, altra portata sono i calamari in umido, con il cui sughetto si condisce la pasta.
Poi calamaretti fritti.  Baccalà fritto e in umido.  Broccoli in tutte le salse!
Broccoletti in insalata, broccoli in umido e broccoletti infarinati e fritti. Poi ci sono le cime di rapa...

Andiamo alle cipolline ''cipullizze'' o comunemente note come lampacioni.
Una volta pulite e lesse possono essere servite in insalata, oppure anche come per la zucchina, con olio e peperoncino. Di recente ho scoperto che qualcuno le usa per fare una frittata alla quale si aggiungono anche delle papate.

Beh... adesso basta parlare di cibo, andiamo ad un'altra tradizione legata sempre alla ricorrenza di S.Lucia.
Dalle nostre parti con tale ricorrenza cominciano i ''journi cuntati'' ( giorni contati). Dal 13 Dicembre al giorno di Natale ci sono esattamente 12 giorni, 12....come i mesi dell'anno....
Ad ogni giorno si associa un mese dell'anno che verrà, e a seconda del clima che ci sarà in quel giorno si farà una previsione per il mese corrispondente.

Esempio:


13       14         15        16       17       18        19        20        21         22         23        24        25   Giorni

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            1           2         3         4          5          6         7           8           9          10        11       12     Mesi
        Gen       Feb     Mar     Apr     Mag      Giu      Lug       Ago       Set       Ott       Nov     Dic



Quindi...il 14 Dicembre corrisponde  a Gennaio dell'anno venturo, il 15  a Febbraio.....il giorno di Natale a Dicembre dell'anno prossimo.
Se giorno 14 Dicembre nevicherà...Gennaio sarà un mese nevoso...se il 16 (Marzo) pioverà...Marzo 2012 sarà piovoso e via dicendo...

7 links project

Ringrazio l'amica liber@discrivere  per avermi invitato a partecipare a questa iniziativa che impazza per la rete negli ultimi tempi . Ed ecco a  voi le mie risposte. Alla fine del post dovrei passare il testimone a 7 di voi... ma ormai sapete che sono diventata un po' pigra!!! Quindi chi vuole è ufficialmente invitato a partecipare :)

1) Il mio post più popolare:    Imparerai   
Beh... è un mio post ma non l'ho scritto io ma il grande Will,  però l'ho scelto...credo di avere qualche merito! : )

2) Il post il cui successo mi ha stupito: Svegliarsi alle 3:33 In realtà forse questo post doveva andare al punto uno! Ma non so in base a cosa si valuta il successo  o la popolarità di un post...in base alle letture? Ai commenti? Il post che ho indicato è quello che mi porta le maggiori visite dai motori di ricerca, il che mi fa pensare che sia capitato davvero a molte persone e che si chiedano ,così come ho fatto io, se c'è un perchè ...
Comunque mi sono stupita del successo di ogni post, ad esempio tutti quelli con la tag ''Nel regno di Fantàsia'' e qui anche,  ossia  farina della mia mente raccontistica, mi aspettavo nessun apprezzamento e invece ... :)

3) Il mio post più controverso:   Mah...controverso non so se è il termine esatto ma quando l'ho scrissi ero parecchio arrabbiata con una persona, ma forse nemmeno arrabbiata solo delusa, si parlava  e mi sembrava di parlare al muro, poi ha addirittura alzato i toni e allora fine delle trasmissioni comunque è questo .



4) Il mio post più utile: Utili i miei post? ahahaha ...forse sono più utili quelli del blog di cucina ma dato che devo rispondere me gioco 2 uno sulle disavventure a Capri e l'altro sui pericoli di fb!
http://artemisia1984.blogspot.com/2011/03/facebook-assumere-con-moderazione-e.html

http://artemisia1984.blogspot.com/2011/05/bella-bellissimae-cara-mai-piu.html


5) Il post che non ha avuto l'attenzione che meritava:  Forse questo e va ...magari anche questo!

 
7) Il post di cui vado più fiera:
http://artemisia1984.blogspot.com/2010/12/te-che-seisemplicemente-seisostanza-dei.html




A dire il vero sarei felice se  fossero i miei lettori a dare una risposta ai questi punti ... o dai...vi semplifico la vita, una sola domanda...
Qual è il post che  vi è piaciuto di più?

Parco fluviale e offerte a go go!

Oggi ci siamo concesse una passeggiata nel parco con le coinquiline e amiche, il tempo non era e non è dei migliori ma il freddo è alla temperatura giusta, quella che  consente di poter gustare una passeggiata sebbene ben coperti con sciarpe e  cappotti. I colori sono ancora quelli dell'autunno, e in fondo ancora siamo in ... autunno, ma gli altri anni c'era già la neve..e il confronto viene spontaneo.
Oggi una passeggiata veloce, al contrario di quella di ieri che è stata sicuramente più rilassante, ieri avrei voluto scattare qualche foto ma come al solito quando trovo qualche soggetto che mi colpisce non ho mai la digitale con me! Oggi mi sono premunita, ma le ragazze stavano di fretta quindi solo qualche scatto veloce e male illuminato.











Le ragazze stavano di fretta perchè è stato aperto un nuovo supermercato, giusto stamattina, e dato che la spesa comunque la dovevamo fare siamo andate li.
Ma quanta gente, ed era un orario in cui di solito non c'è mai nessuno. Devo dire che conviene rispetto agli altri della zona, e se non altro è proprio vicinissimo.

Un tal signore che il problema del fine mese non lo vive in merito a questo problema disse  che non si arriva a fine mese ...ma i ristoranti sono pieni. Ma pieni...da chi? Da chi ci va con le auto blu?
Mi è ritornata in mente questa frase,  ho pensato che vedendo un supermercato strapieno di gente avrebbe detto la stessa cosa...
Io non credo sia consumismo, spese pazze, credo invece che nuovo supermercato significhi buone offerte e chi ci lotta ogni giorno con la spesa lo sa,  per questo si fionda.

AbraCalabria





Gioiuzza l’uocchj tua m’hanu ammagatu,              Piccola mia gioia i tuoi occhi mi hanno stregato              
mavari nu’ mi fanu de ‘ssu luoco.
                           non riesco ad allontanarmi da te

 
Pigliu ppe’ jiri div’era ‘mbesàtu,                              Cerco di andare dove dovrei


pienzu alli tua bellìzzi e cangiu lùocu                     ma la tua bellezza non mi consente di farlo.



Ccu’ ‘na forti catina m’ha m’ha ligàtu                    Con una forte catena mi hai legato


E m’ha privàtu d’ugne spassu e jùocu
                    e mi hai privato di ogni altro divertimento , gioco


Cà, doppu muortu e doppu sutterràtu
                     Anche dopo morto e sepolto


Pur’ ‘i spiriti mia trovanu luoco.                              il mio spirito resterà con te.

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Janca cchiù de la carta delicata                              Bianca più della carta delicata


Russa cchiù de lu midu de lu viernu;                      rossa più delle mele dell'inverno


Mammata chi ti fici fa ‘na fata                                 Tua mamma che ti fece fu una fata


E ti mantenni ccu’ bonu cuviernu!  
                        e ti crebbe nella prosperità.



Ti fici ‘ssa vuccuzza aggrazziata                              Ti fece questa tua bocca aggraziata


Chi jetta medi e manna estati e viernu…                che produce miele e manna estate e inverno


Si ‘ssa vuccuzza tua fussi vasata                             Se potessi baciare la tua bocca


‘n’anima cacceria dintra lu ‘mbiernu.                     un 'anima toglieresti dall'inferno.

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Catina d’oru chi m’ha ncatinatu                             Catena d'oro che mi ha incatenato


Veniri tu m’ha fattu na pazzia                                 mi hai fatto impazzire.


A prima vota chi mi riguardasti                              La prima volta che mi guardasti


Fu fuocu e vampa ppe la vita mia                           fu fuoco e fiamme per la vita mia

Cu nu fidu e capilli mi digasti                                  Con un filo fatto di capelli mi hai legato


Movari un mi puozzu cchiù de tia                            non riesco più ad allontanarmi da te


Lu suonnu della notti m’arrobasti                           Il sonno della notte mi hai rubato



Ti l’ha porteati a dormasi ccu tia  
                           l'hai preso e l'hai portato a dormire con te.

L'usignolo e la rosa

Ha detto che ballerà con me se le porterò delle rose rosse – si lamentava il giovane studente – ma in tutto il mio giardino non c’è una sola rosa rossa.
Dal suo nido nella quercia lo ascoltò l’Usignolo, e guardò attraverso le foglie, e si meravigliò:
- Non ho una rosa rossa in tutto il mio giardino! – si lamentava lo Studente, e i suoi begli occhi erano pieni di lacrime.
- Ah, da qual sciocchezze dipende la felicità! Ho letto gli scritti di tutti i sapienti, conosco tutti i segreti della filosofia, ciononostante la mancanza di una rosa rossa sconvolge la mia vita!
- Ecco finalmente un vero innamorato – disse l’Usignolo. – Notte dopo notte ho cantato di lui, nonostante non lo conoscessi: notte dopo notte ho favoleggiato la sua storia alle stelle, e ora lo vedo. I suoi capelli sono scuri come i boccoli del giacinto, e le sue labbra sono rosse come la rosa del suo desiderio; la sofferenza ha reso il suo volto simile a pallido avorio e il dolore gli ha impresso il suo sigillo sulla fronte.
- Il Principe da un ballo domani sera – sibilava il giovane Studente – e la mia amata vi andrà. Se le porterò una rosa rossa ballerà con me fino all’alba. Se le porterò una rosa rossa la terrò fra le mie braccia ed ella piegherà il capo sulla mia spalla, e la mia mano stringerà la sua. Ma non c’è una rosa rossa in tutto il mio giardino, e così io siederò solo, ed ella passerà dinnanzi a me senza fermarsi. Non avrà nessuna cura di me. E il mio cuore si farà a pezzi.
- Ecco certamente un vero innamorato – disse l‘Usignolo. – Ciò che io canto, egli lo patisce, ciò che per me è gioia, per lui è pena. Davvero l’Amore è una cosa straordinaria. È più prezioso degli smeraldi e degli splendidi opali. Perle e granati non possono comperarlo, e non è in vendita sulla piazza del mercato. Non possono comprarlo i mercanti, né pesarlo le bilance dell’oro.
- I musicanti siederanno nella galleria – proferiva il giovane Studente – e suoneranno i loro strumenti, e la mia amata ballerà al suono dell’arpa e del violino. Ballerà così leggera che i suoi piedi non toccheranno intorno. Ma con me non danzerà, perché io non ho una rosa rossa da offrirle e si gettò sull’erba, si chiuse il volto tra le mani, e versò lacrime.
- Perché piange? – chiese la Farfalla, che piroettava qua e là inseguendo un raggio di sole.
- Già, perché? – sussurrò una Pratolina al suo vicino, con voce sommessa e tenera.
- Piange per una rosa rossa – disse l’Usignolo.
- Per una rosa rossa! – esclamarono quelli. – Che ridicolaggine! – e il Ramarro, che era un po’ sprezzante, rise di gusto.
Ma l’Usignolo comprendeva il segreto dolore dello Studente, e restava taciturno sulla quercia, a pensare sul mistero dell’Amore. D’improvviso distese le sue brune ali e volò, si librò nell’aria. Passò attraverso il boschetto come un’ombra, e come un’ombra svolazzò sul giardino. Al centro dell’aiuola erbosa s’ergeva un bellissimo Rosaio, e non appena l’Usignolo lo vide volò sopra di lui e si posò su un ramo.
- Dammi una rosa rossa – supplicò – e ti canterò la mia canzone più dolce.
Ma il Rosaio scosse il capo.
- Le mie rose sono bianche – ribatté – bianche come vuole la schiuma del mare, e più bianche della neve sulla montagna. Ma va da mio fratello che cresce accanto all’antica meridiana, e forse ti darà quel che desideri.
Allora l’Usignolo volò sul Rosario che germogliava accanto all’antica meridiana.
- Dammi una rosa rossa – supplicò – e ti canterò la mia canzone più dolce.
Ma il Rosario scosse il capo.
- Le mie rose sono gialle – affermò - gialle come i capelli della sirena che siede sopra un trono d’ambra, e più gialle del narciso che sboccia nel prato prima che il mietitore giunga con la sua falce. Ma va da mio fratello che germoglia sotto la finestra delle Studente, e forse ti darà quel che desideri.
Allora l’Usignolo volò sul Rosaio che cresceva sotto la finestra dello Studente.
- Dammi una rosa rossa – supplicò – e ti canterò la mia canzone più dolce.
Ma il Rosario scosse il capo.
- Le mie rose sono rosse – rispose – rosse come i piedi della colomba, e più rosse dei grandi ventagli di corallo che oscillano nelle grotte degli oceani. Ma l’inverno ha ghiacciato le mie vene e il gelo ha dilaniato i miei boccioli, e l’uragano ha spezzato i miei rami, e non avrò più rose quest’anno.
- Una sola rosa rossa è tutto ciò che ti chiedo! – urlò l’Usignolo. – Non c’è proprio nessun sistema per averla?
- Un modo c’è – rispose il Rosario – ma è terribile che non ho il coraggio dirtelo.
- Dimmelo – implorò l’Usignolo – io non ho paura.
- Se vuoi una rosa rossa – disse il Rosaio – sei costretto formarla con la musica al lume della luna, e colorarla col sangue del tuo cuore. Devi cantare per me col petto contro una spina. Tutta la notte devi cantare per me, e la spina deve trafiggere il tuo cuore, e il tuo sangue vivo deve scendere nelle mie vene e diventare mio.
- La morte è un prezzo alto da pagare per una rosa rossa – si dolse l’Usignolo – e la vita è così cara a tutti. È dolce tardare nel bosco verde, e ammirare il Sole nel cocchio d’oro, e la luna nel suo cocchio d’argento. Dolce è il profumo della vitalba, e dolci le campanule azzurre che si celano nella valle, e l’erica che fiorisce sul colle. Ma l’Amore è più prezioso della Vita, e cos’è mai il cuore di un uccellino equiparato al cuore di un uomo?
Così piegò le ali brune nel volo, e si librò nell’aria. Passò attraverso il giardino come un’ombra, e come un’ombra volò sopra il boschetto. Lo Studente era ancora steso nell’erba, là dove lo aveva lasciato, e il pianto non s’era ancora rasciugato dai suoi occhi.
- Sii felice – gli urlò l’Usignolo. – Sii felice! Avrai la tua rosa rossa! Io la formerò con la musica al lume della luna, e la colorerò col sangue del mio cuore. Tutto ciò che ti chiedo in cambio è d’essere un vero innamorato, perché l’Amore è il più giudizioso della Filosofia, per quando saggia essa sia, e il più autorevole del Potere, per quando potente esso sia. Sono color di fiamma le sue ali, color di fiamma è il suo corpo. Le sue labbra sono dolci come il miele, e simile all’incenso è il suo alito.
Lo Studente alzò lo sguardo dall’erba e si pose ad ascoltare, ma non gli era possibile capire ciò che l’Usignolo gli diceva, dopo che capiva solo parole che sono scritte sui libri. Ma la quercia capi, e si addolorò, poiché voleva bene al piccolo Usignolo che si era costruito il nido fra i suoi rami.
- Cantami un’ultima canzone – gli bisbigliò. – Mi sentirò molto sola quando te ne sarai andata.
Così l’Usignolo cantò per la Quercia, e la voce era come l’acqua che si sparge gorgogliante da un’anfora d’argento. Finita che fu la canzone, lo Studente s’alzò, e trasse di tasca un taccuino e una matita.
- Questa creatura ha stile. Disse a se stesso – è un fatto che non si può contestare, ma avrà inoltre sentimenti? Ho timore di no. In verità, è come la maggior parte degli artisti, tutta forma, nessuna lealtà. Non si offrirebbe in sacrificio per gli altri. Pensa solamente alla musica, e tutti sanno che l’arte è egoista. Bisogna in ogni modo ammettere che ha note incantevoli nella sua voce. Peccato che non significano nulla, e non abbiamo alcun’utilità pratica. E andò in camera, e si stese sul suo piccolo letto, e cominciò nuovamente a pensare alla sua amata, e dopo un po’ di tempo, s’addormentò. E quando la Luna spiccò nei cieli l’Usignolo volò dal Rosaio, e pose il suo petto contro la spina. Tutta la notte cantò col petto contro la spina, e la fredda Luna di cristallo si chinò ad udirlo. Tutta la notte cantò, e la spina si spingeva sempre più profonda nel suo petto, e il suo sangue vitale fluiva da lui. Prima cantò dell’amore che germoglia nel cuore di un fanciullo e di una fanciulla. E sul ramo più alto del Rosaio fiorì una rosa magnifica, petalo dopo petalo come nota dopo nota. Pallida era in un primo momento, come la nebbia sospesa sul fiume, pallida come le orme del mattino, e argentea come le ali dell’alba. Come l’ombra di una rosa in uno specchio rosa che fioriva sul ramo più alto del Rosaio. Ma il Rosaio urlava all’Usignolo di premere più forte sulla spina.
- Premi più forte, piccolo Usignolo – urlava il Rosario – o il Giorno spunterà prima che la rosa sia completata.
Così l’Usignolo premette più forte sulla spina, e più forte si fece il suo canto, esseri che cantava il venire al mondo della passione nell’anima di un uomo e di una donna. Una tenue striatura rosea si sparse nei petali del fiore, simile al rossore che si spande sul volto dello sposo quando bacia le labbra della sposa. Ma la spina non era giunta al cuore dell’uccellino, e il cuore della rosa restava bianco, perché solo il sangue del cuore di un Usignolo può invermigliare il cuore di una rosa. E il Rosario urlava all’Usignolo di premere più forte sulla spina.
- Premi più forte, piccolo Usignolo, o il giorno spunterà prima che la rosa sia completata.
Così l’Usignolo premette più forte sulla spina, e la spina gli toccò il cuore, e un violento spasimo di dolore lo trafisse. Più e più penoso era il dolore, e più e più selvaggio si faceva il canto, poiché ora cantava dell’Amore che è reso perfetto dalla Morte, e dell’Amore che non muore nella tomba. E la stupenda rosa diventò vermiglia, come la rosa del cielo d’Oriente. Vermiglia la fascia dei petali intorno alla corolla, e vermiglio come il rubino era il suo cuore. Ma la voce dell’Usignolo si fece più debole, e le sue piccole ali iniziarono a sbattere, e un velo discese suoi occhi. Più e più debole si fece il suo canto, e qualche cosa lo soffocava in gola come un pianto convulso. Allora proruppe in un ultimo slancio di musica. La bianca Luna lo ascoltò, e dimenticò l’alba, ed esitò nel cielo. La rosa rossa lo udì, e fremé tutta d’estasi, e aprì i suoi petali alla fredda aria del mattino. L’eco e il ripetè nel suo antro color porpora sui colli, e risvegliò dai loro sogni i pastori dormienti. Ondeggiò fra i giunchi del fiume, ed essi portarono il suo messaggio al mare.
- Guarda! Guarda! – gridò il Rosario – la rosa è perfetta, ora!
Ma l’Usignolo non rispose, perché stava steso morto nell’erba alta, con la spina nel cuore. A mezzogiorno lo Studente aprì la finestra e guardo fuori.
- Che sbalorditivo colpo di fortuna! – disse con enfasi. – Una rosa rossa! Non ho mai visto una rosa come questa in tutta la mia vita. È così bella che senza dubbio avrà un lungo nome latino – si sporse, e la colse.
Poi si mise il cappello, e corse a casa del Professore con la rosa in mano. La figlia del Professore sedeva in veranda, aggomitolando della seta azzurra su un arcolaio, e il suo cagnolino le stava disteso ai piedi.
- Avevate promesso di ballare con me se vi avessi portato una rosa rossa – urlò lo Studente – ecco la rosa più rossa di tutto il mondo. La porterete stasera sul cuore e mentre danzeremo insieme vi dichiarerà quando vi amo.
Ma la ragazza corrugò la fronte.
- Temo che non sia adattata al mio vestito – rispose – e poi, il nipote del Ciambellano mi ha mandato in dono dei gioielli veri, e tutti sanno che i gioielli valgono più dei fiori.
- In fede mia, siete davvero un’ingrata! – disse lo Studente in un impeto d’ira; e gettò la rosa giù nella strada, ed essa cadde in un rivoletto, e la ruota di un carro vi passò sopra.
- Ingrata io? – ripetè la ragazza. – Ebbene, voi sapete che cosa siete? Un grande screanzato, in fondo, né più né meno che un semplice Studente. E non credo neppure che abbiate delle fibbie d’argento sulle scarpe come il nipote del Ciambellano.
E s’alzò dalla sedia ed entrò in casa.
- Che balordaggine è l’Amore! – disse lo Studente andandosene. – Non è utile neppure la metà della Logica, perché non esprime nulla, promette sempre cose che non si concretizzano e fa credere in cose che non sono vere. In effetti, non è per niente pratico, e siccome nel tempo in cui viviamo la praticità è tutto, tornerò alla Filosofia e studierò la Metafisica.
Così si chiuse dentro nella sua stanza, prese lo dallo scaffale un vecchio libro polveroso, e si mise a leggere.


Oscar Wilde

Un po' di musica







Un libro per bambini??? ...Un libro per gli adulti...

 
 
Un estratto da ''Il piccolo principe''  
 
 
 In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona.  Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano". 
soggiunse:
" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

Sconti e convenzioni per tutti!

Cari amici blogger e non, vi ricordate del portale sonotigre.it di cui vi parlavo qui ?
Bene, se state pensando di fare un acquisto prima di farlo visitate l'area Sconti e Convenzioni del portale.
Avrete modo di usufruire di numerosi buoni sconto messi a disposizione dai partner del portale.
Tantissimi sconti per voi e i vostri amici, familiari.
Semplicemente compilando il form per la registrazione potrete usufruire di offerte e sconti relativi a beni appartenenti a diversi settori, dall'arredamento alla telefonia, elettrodomestici, moda … e troverete tante idee sfiziose per gli amati e temuti regali di Natale!
Navigate gente, navigate  e....diffondete :)







Non dimentichiamo gli operai della PANSAC.



http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.com/2011/11/11112011.html

Codifica dell'amore

L'informatica è una disciplina versatile, applicabile a molto contesti, a volte anche in alcuni campi che esulano dall'ordinaria amministrazione, deformazione professionale nei sentimenti.
Oggi è riemerso dal passato un messaggio cifrato, quanta vita che è passata da allora e ...quanti errori in quella codifica! : )))

(ometto alcune parti di codice ...)

for (i=2000; i<2007; i ++)
     if (i= = 2000)   
        string a = '' eri la mia bambina''
     if (i= = 2003)
        string b = ''eri la mia ragazzina''
    if ( i= = 2007)
        string c = ''sei la mia donna''
T.A.

Di navi e di tempeste....




E' facile scappare quando la tempesta infuria. Il capitano non dovrebbe mai abbandonare la nave, se non per ultimo. Ma anche se cerca disperatamente di accaparrarsi l'ultima scialuppa, e ormai i danni sono fatti non posso negare di essere felice di vederlo finalmente lontano dal timone! (Autocensura del pensiero, in fondo sono pur sempre una signorina...e le signorine non dicono le parolacce!)

La scure della censura colpisce ancora..

Cari amici  ricordate  il mio post di qualche giorno fa? Un semplice post con un video di youtube caricato.
.. Peccato che il video in questione contenesse l'intervento di Enrico Brignano in merito ai Costi della Casta, intervento che a quanto pare non è piaciuto a qualcuno...

Il video non è più disponibile... questo è il messaggio ...

''Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione del copyright da parte di R.T.I..''

Adesso la censura..si chiama copyright!


R.T.I.  dalle prime righe si wikipedia possiamo subito intuire a chi non è piaciuto questo video...

''R.T.I. S.p.A. (acronimo di Reti Televisive Italiane) è una società posseduta al 100% da Mediaset.''

Notte horror - La scelta

Grazie a tutti per i commenti orrorifici lasciati al mio post, in cui chiedevo consiglio in merito a un bel film horror da vedere con le coinquiline.
Allora, a parte quelli che ho già visto, sono tutti in lista d'attesa per tempi migliori. Nella serata horror ,  
2  conquiline hanno dato forfait e siamo rimaste in due, quindi abbiamo optato per la visione di un solo film e non un una carrellata. 
La scelta è caduta su un film del passato, in bianco e nero, ossia ''La maschera del demonio''.
Ci aspettavamo molti più brividi, ma alla fine ..tante risate! Noi ,zitte non ci sappiamo stare , e quindi i nostri commenti hanno prevalso sull'interesse vero e proprio per il film.
Comunque, un film carino dove, nonostante tutto, alla fine trionfa anche l'amore, e la ''bella addormentata'' (poco c'è mancato che dormisse per sempre...) si risveglia tra le braccia dell'amato :)
Bella serata, a dimostrazione  che non importa il dove e il cosa, ma con chi :)

4017 giorni... di te e di me...


Il più bello dei mari 
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni 
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

 
Nazim Hikmet-Ran
 
 
 
Quest'anno per la prima volta lontani fisicamente, ma pur sempre vicini... 
  

Notte horror - Il film più pauroso che abbiate mai visto

Cari amici, per la notte di Halloween  stiamo organizzando con le coinquiline una notte horror, alla ricerca di un film che faccia davvero, davvero paura. 
Da spaventarci a tal punto da non voler andar nemmeno in bagno da sole!
Siamo pazze? Masochiste ...forse! ; )
Beh, a voi la parola...
Consigliateci qualche titolo pauroso accompagnato da un abbozzo di trama e dal vostro giudizio.
Unico requisito, non devono essere film splatter, che a parer nostro non sono veri horror, non mettono paura ma fanno solo salire  la nausea.
Commentate gente , commentate : )

Sfascino - Quando gli anti-infiammatori falliscono- Tradizioni popolari calabresi

Cari amici, è incredibile come 8 ore di sonno possano fare miracoli. Stamattina, nonostante sia domenica, ero  già sveglia alle 8:00. Mi sono alzata senza ausilio della sveglia  e, stranamente, pimpante e attiva!
Il mal di testa di ieri sera finalmente sparito, pertanto sono abbastanza concentrata da accingermi a parlarvi di una tra le numerose tradizioni calabresi: l'affascino.

Il termine trae origine dal verbo Affascinare, voi direte: si, ok ...ma cos'è?
Qualcuno lo chiama malocchio ma io trovo che questo termine sia spregiativo, negativo e non corrisponda a verità, non è semplice da spiegare ai non addetti ai lavori ma ci proverò!

A volte capita che qualcuno, pur con buone intenzioni, possa ''affascinare'' qualcun altro, con affascinare non si intende l'esercitare fascino sulla persona, il verbo è usato in modo diverso da come si usa nell'italiano corrente perché in realtà ad esercitare fascino è chi viene affascinato, ossia colui che subisce l'affascino. Visto che la pratica batte la grammatica...vediamo qualche esempio per meglio intenderci...

Ci sarà capitato di vedere un bel bambino e pensare o, peggio ancora, dire: ''Ma che bello, che tesoro, è proprio carino....come è buono''  etc etc e, magari, vedere con la coda dell'occhio la mamma calabrese fare le corna dietro la schiena e dire palesemente o sottovoce ''Benedica e fora affascino'', frase tratta dall'idioma locale per scongiurare gli effetti dell'affascino... Qualora poi, il bimbo in questione, la sera a casa abbia difficoltà a dormire o irrompa in un pianto inconsolabile, la mamma calabrese penserà: ''E malanova, mi l'ani affascinato'' ossia ''maledizione, l'affascino ha colpito il mio bambino''!
Altro esempio...
Sarà capitato ai signori uomini di veder passare una  bella figliola e dire o anche solo pensare ''E' proprio bella'' (ok! L'idea era quella di rimanere nel range dell'eleganza ma sappiamo bene che spesso il commento è leggermente più colorito!).

Bene, può succedere, dunque, che l'oggetto dello sguardo e/o del pensiero, abbia in seguito mal di testa, un male talmente forte  e accompagnato da sbadigli che fa presumere che non sia legato a cause fisiche, sicché ci si rivolge  alle nonne o alle mamme per farsi fare ''l'affascino'' ossia farsi levare il fascino.
Non è niente di magico, non richiede rituali strani, non fa male al fegato e soprattutto è gratis!

Prima di approfondire lo svolgimento dell'affascino, aggiungerei che si viene affascinati anche involontariamente e con pensieri positivi ma a volte qualcuno associa al pensiero/commento anche una punta d'invidia, ad esempio quando tra due colleghi universitari uno passa l'esame e l'altro no...
L'affascino può avvenire anche senza dolo e senza invidia dunque, in quanto può capitare di pensare, anche essendo felici per l'altro se è un amico: ''Avrei potuto superarlo anche io...'' e in questo caso è senza dolo. Altre volte invece l'intenzione è palese: ''ma guarda stu culuto ha passati l'esame e iu no! Ca mo illu era chiu spiert e mia?! Madediziona''!(ma guarda che fortunato, ha superato l'esame e io no! Perché ..è più intelligente di me forse?! Maledizione!)
Comunque sia, dolo o non dolo, invidia o non invidia,  il procedimento e gli effetti sono i medesimi.
Ma allora come si fa per farsi fare ''l'affascino'' e liberarsi dal fastidioso mal di testa?
Dalle mie parti ci sono due metodi.
Il primo è solo verbale, l'altro verbale + una sorta di benedizione con qualche goccia d'acqua a cui è stato aggiunto del sale.
La persona ''affascinata'' si rivolge in genere alle persone anziane, che ormai sono le uniche depositarie della formula da recitare e, ripeto, non sono parole magiche o una magaria come si dice nel nostro dialetto (magaria=incantesimo, cose da maghi. Il termine si associa alla parola ''magara'' ossia strega, maga).
La formula comprende solo parole e preghiere. La depositaria di queste parole le pronuncia tra se e se e, dopo qualche minuto, l'affascinato, se il suo mal di testa è effettivamente dovuto all'affascino, ne trae sollievo, elargendo abbondanti sbadigli scarica l'affascino e se ne libera. A volte l'affascinato è così pieno di affascino che arriva a lacrimare, sia lui che la persona che glielo leva.

La formula che viene recitata serve solo per togliere l'affascino quindi, se assimilabile a magia, trattasi di una magia buona e, soprattutto, niente viene chiesto in cambio.
Inoltre, tale formula è segreta ed essendo legata al cristianesimo  è rivelabile e condivisibile solo in alcuni giorni dell'anno quali: la vigilia di Natale, la vigilia dell'Epifania e la notte del Sabato Santo, notte nella quale si benedice l'acqua e il fuoco nella tradizione cattolica.
Anche in questi particolari giorni, però, la formula non è rivelabile a tutti ma solo a chi ha intenzione di imparare a togliere l'affascino, l'apprendista può anche scriversi la formula ma deve distruggere il foglietto prima di mezzanotte (perché la vigilia termina) e imparare a memoria quanto vi era scritto. Se si dimentica qualche pezzo, deve attendere la prossima vigilia per chiedere chiarimenti. Se si infrange la regola di segretezza, il candidato non sarà più capace di togliere l'affascino, ma attenzione....è una reazione a catena perché perderà il ''potere'' anche la persona che a lui lo ha insegnato e via dicendo...Dunque, accettare di insegnare l'affascino a una persona  non degna di fiducia può nuocere  a tante altre.

Credere o non credere... Io ci credo! E l'affascino lo so fare anche :) Imparai una vigilia di Natale di un po' di tempo fa, onestamente, più per curiosità che per altro...per capire come funzionasse. Beh, sarà suggestione, effetto placebo...non so ma quello che posso dirvi è che l'anti-infiammatorio non ha fatto effetto e l'affascino si!
Tentar non nuoce, l'aulin invece si! Del resto è proibito in molti paesi ma noi...siamo in Italia!

''Ma come fa a far tutto''

Il titolo del post è il titolo di un film che ho intenzione di guardare al più presto, ho letto la trama e mi ha incuriosito, ma ho scelto questo titolo perchè Come si fa a far tutto ? è la domanda che mi pongo di continuo in questi giorni. Non sto avendo un attimo di respiro, avanti e indietro dall'università a casa mia. Dovevo vivere questo stress dal primo anno di università, quando i primi mesi non avevo ancora casa a Cosenza.
Quest'anno ho cambiato coinquiline e finalmente dal primo novembre potrò stabilirmi nella casa nuova, ad un prezzo non propriamente irrisorio, ma ci guadagnerò in salute ..spero.
Questa volta confido che le cose andranno bene, conosco le ragazze e sono tranquille e simpatiche. Certo, andrò a spendere un po' in più rispetto agli altri anni, ma ho bisogno di tranquillità e di un ambiente non ostile.
In questi giorni non solo questa situazione di ''attesa'' mi ha sfiancato, ma anche alcune procedure burocratiche, il censimento da compilare, tasse universitarie da pagare, una richiesta di portabilità del numero del cel ad un altro operatore che ancora non riesce ad andare a buon fine, poi ho presentato domanda per un lavoro part-time l'ultimo giorno utile.
Insomma ne ho fin sopra i capelli, di fotocopie, autocertificazioni, reddito, bollettini, contratti e modelli da compilare e firmare. Ancora qualche altro giorno di stress e poi spero di poter mettermi a studiare seriamente in santa pace, perchè in questi giorni mi sto solo prendendo in giro , apro i libri e li coloro con la matita, ma zero concentrazione, mi ci addormento sopra!
In più sto avendo un malditesta regolare tutti i giorni alla stessa ora del pomeriggio in questa settimana! 
Mia zia da la colpa al tempo, mia mamma dice che mi hanno ''affascinato'' (poi vi spiegherò che cos'è l'''affascino'' in un altro post, magari quando mi passa il malditesta!), papà dice che ho un calo di zuccheri perchè non mangio abbastanza ( impossibile, mangio più che a sufficienza). Però è vero anche che in questi non sto stando ferma un attimo e magari brucio di più. 
La settimana prossima comincerà con 3 sedute di laurea a cui sono stata invitata, una lunedì e due martedì..alla stessa ora! C'è davvero da impazzire, e poi forse...finalmente un po' di tregua.
Il punto è questo, adesso ho lo stress ai massimi storici e devo gestire solo me stessa (in realtà non solo me stessa ma anche il resto della famiglia)  e quando e  se avrò dei figli che  farò? ''Ma come fa a far tutto?''
Per adesso non ci penso altrimenti mi si ingolfa il cervello! 
A presto e perdonatemi la latitanza nei commenti ai vostri post, che leggo, ma leggo con il pc sulle gambe quando sono già a letto e scrivere mi viene scomodo!




Post a blog unificati - NO al plagio

Accolgo la richiesta di un amico di blog di dare visibilità al suo post, per difendere la proprietà intellettuale. Leggete qui

Fast Food Fast Women

Salve amici, dopo l'incubo di ieri , con le amiche abbiamo scelto di guardare un film tranquillo e divertente.
Come al solito l'indecisione regna sovrana per un bel pò ma poi ci siamo decise e abbiamo guardato questo

E' un film di qualche anno fa, qualche....una decina di anni fa, ma non è male!
E' un po' lento però è leggero e divertente, e lascia anche qualche riflessione da fare dopo averlo guardato.
Ad esempio: salvare una vecchietta da due rapinatori, beccarsi per questo qualche pugno a volte ci può cambiare davvero la vita....
Oppure, mai dare ascolto alle amiche...! Perchè? Nel film la protagonista ha 35 anni e ha un appuntamento, la sua migliore amica le consiglia di dire all'uomo che incontrerà che odia i bambini.
Peccato che invece lei i bambini li adori e soprattutto...peccato perchè il tipo in questione ha 2 figli!!!!
Comunque davvero piacevole, se vi capita guardatelo :)

ESSERE Tigre

Cari amici blogger e non , oggi è sempre più difficile farsi valere, esprimere le proprie opinioni liberamente ed essere veramente se stessi, nonostante, viviamo nell'era moderna.
In alcuni momenti vorrei avere la grinta di una tigre, e riuscire a dimostrare quello che so fare, ma allo stesso tempo vorrei riuscire a farlo senza dover calpestare i miei ideali, non voglio accettare compromessi, in un certo senso vorrei mantenere una certa dolcezza e che cosa c'è di più dolce di una tigrotta?
ESSERE Tigre e, allo stesso tempo mantenere quella libertà e dolcezza che i cuccioli di tigre hanno.
Da oggi tutti possiamo essere tigrotti, ho scoperto un nuovo portale che accomuna persone che sono alla ricerca di informazioni, notizie e che hanno interesse a dire la loro, a far sentire il loro ruggito, in qualsiasi campo della vita reale. Gli utenti registrati possono condividere foto e resoconti di viaggi.  
Tutto questo e altro ancora, insomma istantanee di vita, del proprio modo di essere tigre, che può riguardare anche le esperienze in tema di locali frequentati con relativi consigli, o ricette di cucina che per noi Italianini sono sempre interessanti ;).

Come dicevo, condivisione ma non solo . .. Infatti, nel portale ci sono tre aree distinte a cui si può accedere in modo molto intuitivo.



C'è l'area concorso, che consente di partecipare al concorso legato ai prodotti Tigre , mediante l'acquisto di formaggini e fettine di puro Emmentaler Svizzero, e chi non ricorda questo spot?



Attenzione però ...ricordate di conservare lo scontrino comprovante l'acquisto, i cui dati serviranno a validare la vincita.


Ma badate, il sito non è il portale del formaggino tigre!!! Anzi è molto di più...



Infatti c'è anche una seconda Area che permette agli utenti registrati di usufruire di sconti e convenzioni, indipendentemente dall 'acquisto dei prodotti tigre.




Ed infine la terza area, la community/social che permette ogni mese agli utenti registrati di partecipare ad un concorso a tema. Il post più votato, dagli utenti della community, vincerà il premio messo in palio di mese in mese.


Beh..che dire... io un'occhiata gliela darei...

Per iscriverti clicca qui

Lasciate la vostra impronta da tigre !



Sogno o son desta? Meno male, era solo un incubo..

Cari amici, la scorsa notte ho fatto un incubo che mi ha lasciato una brutta sensazione addosso. Non c'erano i   mostri che affollano gli incubi dei bambini ma li avrei preferiti quasi.
Ho sognato di essere in macchina con un'amica, guidavo io, e lei stranamente anzichè sedermi a fianco, era seduta sui sedili posteriori. Facciamo dei giri in macchina, nel mio paese. E' già questo è strano perchè con lei ci siamo conosciute all'università, e ci vediamo sempre lì. 
Comunque stanche di girare a vuoto in macchina, parcheggio, in mezzo alla strada ...!!!!
Mi metto con le spalle al volante, in modo da aver di fronte la mia amica e parlare. Si affianca una macchina alla nostra, con due ragazzi seduti sui sedili anteriori e una donna su quello posteriore. Ricordo in particolar modo il viso della donna, che era così mascolino da avere il dubbio se fosse una donna o un uomo.
Si accostano e ci guardano, io e la mia amica ci guardiamo, e non capiamo il perchè ...ma entrambe, nel sogno, percepiamo il pericolo. La mia amica , mi dice andiamo...svelta. E io cerco di avviarmi il più velocemente possibile, ma come giro la macchina per partire mi trovo con un auto di fronte e una a lato, la strada è stretta e prima di ripartire perdiamo attimi preziosi.
Finalmente ci riesco, ma mi si spegne il motore  e non riparte, il sogno finisce con me e la mia amica che ci guardiamo continuamente alle spalle per vedere se ci avevano raggiunto con la tensione e la paura alle stelle.
Cosa c'è di così orribile in questo sogno? La sensazione di pericolo che avvertivo nel sogno non riguardava il terrore per una rapina,  o delle molestie...quei tre sembrava che ci volessero mangiare!!! Lo so che è assurdo...ma sembrava così reale, quegli sguardi che ci lanciavano, l'espressione dei loro volti brrrr!
Mi sono svegliata nervosa e spaventata ,e  ancora non ho smaltito l'ansia del sogno, uffa non voglio farlo più questo incubo! : (

Autumn...ci siamo davvero!

Ecco, fino a ieri mattina avevo le infradito ai piedi, e una maglietta a maniche corte. Adesso gli ho detto un ciao definitivo , almeno per un bel po' di mesi. Alle infradito ancora no, anche se si sono aggiunti dei calzini tali da rendermi la brutta copia di una geisha! Devo tirare fuori la roba invernale, non mi piace il cambio armadio, è stressante e seccante . Il mio sogno abitativo?  Una villa con piscina? No.
Una stanza-armadio, enorme, per avere tutto a disposizione senza dover mettere a seconda delle stagioni, in primo piano pantaloncini e t-shirts o... maglioni. Un po' come quella del caro Hugh in Two Weeks Notice , ossia questa  in basso, ovviamente piena piena piena  di abiti femminili  : )  !






Chiusa parentesi, ritorniamo all'autunno. Sta diluviando! E dire che questo diluvio universale è cominciato in modo molto leggero, avete presente quei vecchi giradischi, quando la puntina cominciava a toccare il 33 giri? Si sentiva quello scrasch..( si è un neologismo ...ma è la parola che associo a quel rumore) , ecco la pioggia ha cominciato a cadere così , sicchè all'inizio credevo che ci fosse un' interferenza alla tv!
I miei ne avevano uno simile a questo , era in una valigetta, ed il colore era diverso ma gli somigliava molto.

Almeno per quanto riguarda la piastra. Ricordo che non volevano che lo toccassi, ma appena giravano gli occhi io andavo ; )
Poi ho capito perchè, non volevano, perchè era pericoloso aveva la spina difettosa, e si rischiava si prendrere la scossa.
Credo che sia ancora funzionante, ma chissà dove è finito! C'erano tante canzoni che  ascoltate adesso non mi dicono niente, ma quando le ascoltavo lì era tutta un'altra cosa, va beh oltre a Rita Pavone con il suo Ballo del Mattone, ce n'erano altre che adesso mi sfuggono.

Ma ce n'era una in particolare che mi piaceva, ma mi faceva paura! Direte come ci si può spaventare di una canzone che tra l'altro mi piaceva? Non lo so, prima di arrivare alle parole il disco produceva una melodia particolare, che mi inquietava. Si chiamava ''Lo specchietto'', e parlava di un padre che giocava con la figlia rifrangendo la luce con uno specchietto.  Era da tanto volevo riascoltarla ma non mi ricordavo il nome del cantante e non riuscivo a trovarla. Oggi , illuminazione.. Pagani... cerco su google ed eccola...




Ciao amore, ciao

Sono passati tanti anni da quando è stata scritta questa canzone, tanti anni in cui sembra non essere cambiato niente o quasi, è ancora molto attuale. Ancora oggi siamo costretti a fare la valigia, riempirla forse  con meno speranze rispetto ad allora, ancora oggi siamo costretti a dire Ciao amore, ciao.. a denti stretti , con l'amaro in bocca, dopo tanti anni di sacrifici, e poi forse un domani tornare... forse.





La solita strada, bianca come il sale
il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c'e' il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Andare via lontano
a cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.

Saltare cent'anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Non saper fare niente in un mondo che sa tutto
e non avere un soldo nemmeno per tornare.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.


(Luigi Tenco)

Ma ....

'' Io voglio vivere, ma sulla pelle mia
io voglio amare a farmi male, voglio morire di te...
io voglio vivere, ma sulla pelle mia
io voglio amare e farmi male, voglio morire di te... ''

                                                                      (Nomadi)




Che animale è ?