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AbraCalabria





Gioiuzza l’uocchj tua m’hanu ammagatu,              Piccola mia gioia i tuoi occhi mi hanno stregato              
mavari nu’ mi fanu de ‘ssu luoco.
                           non riesco ad allontanarmi da te

 
Pigliu ppe’ jiri div’era ‘mbesàtu,                              Cerco di andare dove dovrei


pienzu alli tua bellìzzi e cangiu lùocu                     ma la tua bellezza non mi consente di farlo.



Ccu’ ‘na forti catina m’ha m’ha ligàtu                    Con una forte catena mi hai legato


E m’ha privàtu d’ugne spassu e jùocu
                    e mi hai privato di ogni altro divertimento , gioco


Cà, doppu muortu e doppu sutterràtu
                     Anche dopo morto e sepolto


Pur’ ‘i spiriti mia trovanu luoco.                              il mio spirito resterà con te.

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Janca cchiù de la carta delicata                              Bianca più della carta delicata


Russa cchiù de lu midu de lu viernu;                      rossa più delle mele dell'inverno


Mammata chi ti fici fa ‘na fata                                 Tua mamma che ti fece fu una fata


E ti mantenni ccu’ bonu cuviernu!  
                        e ti crebbe nella prosperità.



Ti fici ‘ssa vuccuzza aggrazziata                              Ti fece questa tua bocca aggraziata


Chi jetta medi e manna estati e viernu…                che produce miele e manna estate e inverno


Si ‘ssa vuccuzza tua fussi vasata                             Se potessi baciare la tua bocca


‘n’anima cacceria dintra lu ‘mbiernu.                     un 'anima toglieresti dall'inferno.

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Catina d’oru chi m’ha ncatinatu                             Catena d'oro che mi ha incatenato


Veniri tu m’ha fattu na pazzia                                 mi hai fatto impazzire.


A prima vota chi mi riguardasti                              La prima volta che mi guardasti


Fu fuocu e vampa ppe la vita mia                           fu fuoco e fiamme per la vita mia

Cu nu fidu e capilli mi digasti                                  Con un filo fatto di capelli mi hai legato


Movari un mi puozzu cchiù de tia                            non riesco più ad allontanarmi da te


Lu suonnu della notti m’arrobasti                           Il sonno della notte mi hai rubato



Ti l’ha porteati a dormasi ccu tia  
                           l'hai preso e l'hai portato a dormire con te.

8 commenti:

Waterwitch (Marina Lucchese) ha detto...

Bellissima! Siamo di tradizioni popolari per ora! ;)

Sibilla ha detto...

Che splendide parole!! sono rimasta incantata!
A presto..Sibilla

Tomaso ha detto...

Molto belli questi canti delle nostre care regioni
Ciao cara Artemisia.
Tomaso

tiziana ha detto...

Wow che lavoro di traduzione, grazie. Bello anche il titolo. Ciao

Nick ha detto...

Bella questa canzone.

TuristadiMestiere ha detto...

ho provato a capire il senso senza la traduzione e devo dire che me la sono cavata egregiamente :) moooooooooolto bella!

silvia ha detto...

Ciao Artemisia, i canti popolari hanno sempre un fascino un po' misterioso, bravissima egregio lavoro di traduzione.Spero tu stia bene baci....

Pistilon ha detto...

cavolo non pensavo che tante parole si assomigliassero così tanto al sardo!! complimenti ottimo post interessante:P la traduzione?? bacio ciaoo

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