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Ma voi ci credete all'oroscopo?





Prima di credere a qualcosa tendo a verificare e sinceramente più passa il tempo e meno credo in tante cose...quindi figuriamoci se credo all'oroscopo! Però...però....
Devo dire che all'oroscopo generico non do nessun peso...ma a quello di Paolo Fox una sbirciatina la do, perchè almeno non dice sempre e solo cose belle ...assolutamente patetiche e non credibili...
Tant'è vero che  il caro Paolo ha previsto un lungo periodo di  biiiiiiiiiiiiiiiiiip per il mio segno , che poi è anche il suo e quindi si impegna un po' di più nell'interrogare le stelle ....
Non mi sono lasciata influenzare dal catastrofico periodo abilmente previsto per i poveri Acquario ..ma a posteriori non posso che convenire con lui.
Da Aprile in poi ....invece...furore...tutto bello tutto buono! Novità, soldi , salute...di tutto e di più...
Io mi sono chiesta ma da dove mai potranno arrivare sti soldi..se in quel periodo probabilmente starò sclerando con la tesi e lo studio matto del mio ultimo esame?
Allora ho passato al vaglio i miei parenti tenendo conto di varie variabili quali l'età , lo stato di salute, lo stato di famiglia.... ;)  e un pensierino al conto in banca...ed ho escluso a priori la possibilità di un'eredità...
Un lontano Zio Sam non l'ho mai avuto....e allora rassegnazione, mi sono detta : ''Paoluccio ha sbagliato 'alla grande...''
Però poi... uno spiraglio si è aperto, la speranza di una collaborazione retribuita, breve (brevissima) ma pur sempre qualcosa... 
Ancora è tutto incerto e non vorrei cominciare ad arredare il mio castello in aria ...ma la speranza , i sogni sono così belli...che quando capita di crederci ancora anche se per poco , dobbiamo goderceli fino in fondo.
E poi se cado dal mio castello in aria , pazienza....almeno fino alla caduta non mi sono afflitta!

Accompagnando la mamma dal cardiologo....



Facendomi l'occhiolino e rivolgendosi a mia madre mentre la visitava...

Medico: '' Signora, non si preoccupi se sente il cuore battere all'impazzata ... è il mio ! ; )  ''

Ho abbozzato un sorriso, dicendo tra me e me ... ''Guardi che... S.Valentino era ieri...''!

Sapore di passato

Freddo, dolce e aspro allo stesso tempo, quel sapore, la riportò a quegli anni che ormai si perdevano nelle nebbie del tempo.
I grandi del paese ne parlavano tutti e confrontavano la situazione odierna con il passato.
Nina non se la ricordava la nevicata del 1956 , eppure c'era, aveva undici anni...ma per lei e la sua famiglia non fu una nevicata eccezionale, di inverni rigidi ne vedeva tutti gli anni e il pensiero di quegli inverni  era sempre lo stesso, lei da sola con la nonna, mentre le sue sorelle e suo fratello, erano tutti insieme con sua madre.
Abitare con la nonna le aveva reso la vita più facile in un certo senso, Donna Nunziata era una donna stimata in paese, era stata una vammana. A quasi 1000 metri sul livello del mare a quei tempi non era facile raggiungere un ospedale o trovare un'ostetrica qualificata, e Donna Nunziata era stata molto richiesta, la sua qualifica era l'esperienza.
Ognuno pagava i suoi servigi con quel che poteva, di soldi non ne giravano molti, ma si sopravviveva .
Le uova e la farina non mancavano, il latte e il formaggio tanto meno e quando nasceva un bel maschietto si rimediava anche qualche pollo.
Ma se alla tavola di Donna Nunziata non erano mai mancate le cibarie  seduta lì, Nina avvertiva un altro genere di fame. La nonna era una donna tutta d'un pezzo che lesinava sull'affetto e,  a Nina mancava la mamma, mancava dividere il letto con le sue sorelle, qualche ciocco di legno in più nel camino non bastava a  sostituire quel calore.
Si era ripromessa di non lasciare mai  soli i suoi figli, se mai ne avesse avuto.

Un'altra cucchiata di scirubbetta al limone  ed eccola tornare al presente, forse era la ricerca di quel sapore antico che in estate la spingeva a prendere sempre il gelato al limone. 
Eppure in quella granita casereccia, condita con miele e limone, c'era qualcosa di particolare,  un ingrediente segreto che i preparati moderni non potevano eguagliare. Il sapore dei ricordi, il sapore del passato.

La ''piccola'' di casa si decise a staccare il naso dai vetri della finestra, smarrita nello splendido spettacolo bianco  ma afflitta per la quantità di neve caduta. Per lei , si che era una nevicata eccezionale, non l'aveva mai vista tutta quella neve, era tutto sommerso , tutto coperto dalla coltre bianca. Ne era affascinata, ma quel metro e mezzo di neve, l'avrebbe tenuta lontana dal mondo per un bel po'.
Quando la neve scendeva nel suo paese , tutto si fermava, bastava una nevicata e per una settimana non si transitava , prima per la neve e poi per il ghiaccio. E il mondo andava avanti , e la ''piccola'' Lara non amava perdersi la vita così ...chiusa in casa, davanti alla TV.
La nevicata del 2012 sarebbe passata alla storia, era reclusa già da una settimana nelle mura domestiche, sarebbe voluta uscire e fare a pallate di neve con qualcuno, almeno, ma non c'era nessuno della sua età . Poi pensò  che se anche ci fossero stati suoi coetanei, a quasi 30 anni, probabilmente non si sarebbero ricordati cosa vuol dire essere bambini.
Ma Lara della sua infanzia ricordava poco, era stata troppo breve e, adesso, un po' più libera , voleva vivere quei momenti che le erano stati rubati.

''Mamma...mi hai lasciato un po' di scirubbetta?''





Dal dialetto calabrese:

vammana = Levatrice

scirubbetta= Sorbetto fatto con la neve, aromatizzato con limone e miele (o zucchero.)
                  Oppure con caffè, o mosto cotto.


Campana- Foto dal web


28 anni, sfigata!

E si miei cari ,  con i 28 anni recentemente compiuti, ho  ottenuto il secondo requisito per annoverarmi tra gli sfigati ventottenni non ancora laureati.
In realtà una laurea  già ce l'ho, ma è una Laurea triennale, e dato che non ha la valenza del nome che porta si sarebbe potuto continuare a chiamarla con il vecchio nome, diploma di laurea, anche se le differenze ci sono e si vedono. Programmi da vecchio ordinamento e tempi da nuovo ordinamento, in un mese e mezzo ci si trova a studiare quello che in passato si studiava in minimo 3/4 mesi.
Va beh...andiamo alla laurea ''vera'' (come qualcuno la chiama) che mi accingo a conseguire...
Il nome è altisonante...Laurea Magistrale Biennale in Economia Aziendale- Banca & Finanza ma in sostanza equivale alla vecchia laurea specialistica biennale. Il DM  22 ottobre 2004, n. 270, ha cambiato la denominazione, ha trasformato i moduli in esami, ossia ha raddoppiato i programmi tenendo fissi i tempi di studio, questo vuol dire che il corso relativo ad un esame da 5 crediti prevedeva 30 ore di lezione e l'esame immediatamente dopo la fine del corso, per la serie ...venerdì siamo ancora a lezione e lunedì c'è l'esame!Non un solo esame....ma tutti quelli del periodo..e si perchè su una sessione d'esame che dura un mese, tutti gli appelli sono fissati i primi giorni della sessione. Ora, con la magistrale biennale, a pochi giorni dalla fine del corso di 60 ore, devi sostenere un esame da 10 crediti, il doppio del programma del precedente ordinamento.
Basta lamentele... pensiamo positivo, nel giorno del mio ventottesimo compleanno, alla faccia della sfiga , ho dato il mio penultimo esame. Ma ahimè rientro comunque tra gli ''sfigati'', che poi ...sono gente simpatica...e di ''sfigati'' ne conosco molti. Sono persone che nonostante tutto, sono solari e nutrono ancora una speranza per il futuro, nonostante tutto,  lo ribadisco.
Nonostante la precaria situazione economica dei nuclei familiari di appartenenza, nonostante  tutto ciò che concerne gli spostamenti, gli affitti alle stelle per delle stalle, i trasporti quasi inesistenti, le strade inagibili per settimane quando nevica, e scusate...ma quando nevica dalle mie parti nevica seriamente,  il paese non si blocca per '' 4 cm di neve'' ma per molti molti di più. 
Sfigati che sperano ancora nonostante i lavoretti saltuari e rigorosamente a nero.
E poi dimenticavo....vogliamo parlare di chi ha l'onere e l'onore di occuparsi dei propri genitori che necessitano di assistenza continuativa? Si, parliamo di questi ''sfigati'' che tra una fila alla ASL, una visita medica dei propri cari, le incombenze di una casa, le attese dal medico, e l'assistenza fisica e morale ai propri familiari tentano anche di studiare, così nel tempo libero... Parliamo di questi sfigati, che non sanno che cos'è il tempo libero da dedicare a quelli che una volta erano i propri interessi extrascolastici, parliamo di loro che probabilmente finiranno dallo psicologo , perchè alcuni situazioni sono davvero pesanti da vivere per non lasciare un segno dentro. 
Sfigati che considerando la situazione che vivono e la resa che hanno, ciò nonostante, sarebbero stati forse dei laureati prodigio se avessero potuto vivere la vita universitaria con un po' più di tranquillità.
Sfigati che rischiano di veder crollare anche il valore legale della laurea, sfigati...e magari laureati di serie B perchè non possono permettersi di frequentare un università privata e di mantenersi nel nord del paese.
E poi chi ci assicura  che università privata voglia dire migliore qualità...beh, io ho avuto docenti preparatissimi e alcuni  insegnano anche alla Bocconi, e gli esami, io come gli altri , ce li siamo sudati...proprio perchè figli di nessuno, gli studenti dell'UniCal non sono quasi mai  figli d'arte, non appartengono alle caste , ma come diceva qualcuno...''anche l'operaio vuole il figlio dottore''.

Magari questi stessi sfigati coincidono con i bamboccioni che sperano in un ''monotono'' posto fisso... , e non solo per la tranquillità mentale ed economica che il posto fisso consente, ma praticamente parlando per progettare almeno le basi di un futuro.... e poi ci si lamenta della bassa natalità in Italia, beh...non si fanno ''Bambini a progetto''  o  a tempo determinato...