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I giorni della Merla

Quando ero piccola, puntualmente ogni anno a fine Gennaio, dalla prima alla quinta elementare, le maestre ci raccontavano la leggenda della Merla, lasciando a noi il compito di illustrare la sua storia con una sequenza di disegni.
Esistono varie versioni, a cui aggiungo quella che ricordo io.

Tanto tempo fa, i merli avevano un piumaggio candido come la neve ....
Accadde che negli ultimi giorni di Gennaio, una merla a causa del freddo e della neve, trovò immense difficoltà nel trovare del cibo per i suoi merlottini...

Decise di lasciare il nido incustodito e allontanarsi in cerca di cibo.....
Nel suo pellegrinare, intirizzita dal freddo, la merla si posò sul comignolo fumante di una casa....
Nel far ciò, il fumo che usciva dal comignolo tinse il suo piumaggio di nero...

La merla, non si accorse del cambiamento, fino a quando furono i suoi piccoli a farglielo notare..., ritornata al nido infatti , i merlottini non la riconobbero e incominciarono a beccarla, nonostante lei gli diceva di essere la loro mamma..

Allora il buon Dio ebbe pietà della povera merla...e fece diventare neri anche i merlottini, e da allora tutti i merli ebbero il piumaggio nero.....

Gli ultimi 3 giorni di Gennaio, sono noti per essere i più freddi dell'anno...

Ieri, oggi...domani..

A volte i ricordi riaffiorano, i ricordi di un passato che non può tornare, che non è stato vissuto ma solo sfiorato..
La mente riprende a vagare in toruosi tormenti, su ciò che è stato e su ciò che potrebbe essere, su ciò che è stato e su ciò che poteva essere, su ciò che non è stato e che non potrà più essere..

Semplici strade da percorrere ma con un' unica meta, oppure siamo artefici del nostro destino ?

Ho sempre sostenuto che all'uomo fosse data la sola possibilità di scegliere il percorso, nulla potesse fare per influire sulla fine della storia. Non è l'uomo che scrive il libro della propria esistenza...sceglie le strade, facili e brevi o lunghe e accidentate, ma non il punto di arrivo..
Può allungare o accorciare i tempi, affrontare più o meno peripezie ma non può deviare dal luogo di arrivo...può arrivarci con maggiore consapevolezza o con una consapevolezza diversa...questo si, ma la destinazione è stabilita...

Ognuno di noi è solo un personaggio nelle mani di uno scrittore bizzarro chiamato destino...

Ora le mie convinzioni vacillano, e mi chiedo, quale sarebbe stata l'evoluzione di alcune situazioni se avessi fatto scelte diverse da quelle che ho fatto, sarei riuscita a cambiare la destinazione o avrei solo cambiato strada...e se l'avessi fatto...a quale consapevolezza sarei giunta? Non lo saprò mai...se avessi cambiato strada...probabilmente non sarei quella che sono oggi, e magari mi porrei domande opposte a quelle che mi passano ora per la mente...

Ma il dubbio resta, l'incertezza rimane...

Paura all'Unical

L'odiato ritorno anticipato nelle aule della facoltà di economia è stato accompagnato da brutti incontri....
Un gruppo di cani randagi e non, dato che alcuni portavano il collare, ha aggredito degli studenti. Di una di queste aggressioni, avvenuta alle pensiline, sono stata testimone diretta insieme altri studenti. 
Un ragazzo che stava tranquillamente camminando si è visto inseguire dal branco di cani ringhianti, in preda al terrore ha incominciato a correre....guardandosi di continuo alle spalle, nel fare questo è inciampato..e i cani lo hanno circondato, l'avrebbero di sicuro sbranato se non fosse intervenuto un signore un pò in la con gli anni, ma con coraggio e prontezza di spirito notevoli. Codesto signore ha messo in fuga i cani, mentre io per prima, e tutti gli altri ragazzi abbiamo solamente assistito impietriti alla scena...Tanto di cappello per il signore che ha salvato il ragazzo dall'aggressione... Purtroppo questo non è stato l'unico episodio della giornata, mentre ero in aula con i miei colleghi ho sentito le urla cariche di paura di una ragazza e l'abbaiare e il ringhiare dei cani....
Un'altra aggressione l'ha subita una mia collega...che ha fatto appena in tempo ad infilarsi in macchina e salvarsi dal morso. Di questi episodi citati sono certa, in quanto testimone diretta dei primi due, ma non escludo che ce ne siano stati altri . Io amo gli animali, come spero la maggior parte delle persone, ma questo è un problema serio che va risolto al più presto e alla radice. Degli esseri che non mi sento di definire ''umani'' abbandonano i propri animali appena diventano scomodi, incrementando il fenomeno, ma questa non è l'unica causa, esistono leggi ma non vengono applicate..
Nessuno fa niente e noi continuiamo a vivere nel terrore di non poter andare tranquillamente all'università, oggi in particolar modo, che visto il rientro anticipato l'università era semideserta, la paura di ritrovarsi da soli di fronte al branco era tanta e terribile...e dopo aver assistito all'aggressione, vorrei tanto  non dover andare a lezione domani....ma devo!!!