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Riflessioni

Se c’e’ soluzione perché ti preoccupi?
Se non c’é soluzione perché ti preoccupi?
(Aristotele)

Effettivamente  queste parole sono molto vere...ma non sempre l'uomo è in grado di metterle in pratica....
Un minimo di preoccupazione c'è sempre..anche quando c'è una soluzione , l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.. Ho pensato a queste parole, non in merito ad una vera e propria 'preoccupazione'  , ma in relazione allo stress e ai pensieri che ci sono dietro.. Soprattutto ai pensieri in generale, quando la nostra mente non è libera e si ha  il pensiero di un  qualcosa che deve ancora accadere, o che è già successo, ed in questo caso  la preoccupazione diventa ''Ma''... diventa ''Se...'', su ciò che potevamo fare  e non abbiamo fatto.  Questi ma e questi se sono inchiodati lì , nella mente come un chiodo fisso, tutto perchè è difficile accettare che in realtà non c'era nulla da fare, accettare l'impotenza della condizione umana ...è difficile...ma o si accetta o si impazzisce. Non so perchè di fronte ad una nuova esperienza, bella o brutta che sia, vissuta da qualcuno intorno a me, ho il maledetto vizio di pensare cosa avrei fatto io...cosa avrei pensato io al suo posto, cosa avrei provato..... In realtà , quando la situazione rientra nella categoria del ''non c'è soluzione'', immedesimarsi fa solo male, e mi accollo una parte del dolore di quella persona...ma senza riuscire ad alleggerire per lei, il  peso del dolore che porta... Vivere di riflesso anche il dolore dell'altro , mi aiuta a capire meglio cosa prova quella persona...Ma fa male, è straziante...e credo neanche giusto più di tanto per me.. 
E'qualcosa che non vorrei..ma mi viene così, spontaneo...un po' come la pioggia.....non può essere fermata, ci si può riparare, ci si può nascondere...ma non si può impedire alla pioggia di cadere...
A volte mi sembra di sentire su di me tutto il dolore del mondo che mi circonda... odio questa mia sensibilità...non vorrei essere così... Vorrei tanto essere più fredda, forse ho imparato così bene a recitare questo ruolo che qualcuno ormai ci crede anche, e non sa...che è solo una maschera la mia...che tolgo quando resto sola... Indossare la maschera della freddezza , per illudermi di essere forte...e indifferente, per sentire meno male... E' solo un' illusione ma ai loro occhi appare come la realtà, contano su di me e mi elogiano per il mio essere pratica nelle situazioni, per il mio sapere sempre cosa c'è da fare...
Vorrei continuare a portare il peso del mio mondo...ma non riesco piu' a sostenerlo,
non so cosa fare....non c'è un posto dove vorrei andare....non so se esiste un posto dove posso essere semplicemente io....senza falsi sorrisi di incoraggiamento...senza dover ostentare una forza che non ho piu'...
Forse non c'è un posto dove potrei stare bene ..so soltanto che non vorrei piu' stare qui...anche se tutti i miei pensieri continuerebbero a seguirmi comunque, sono parte di me...un posto diverso e lontano probabilmente non cambierebbe il mio essere così...
Vorrei anch'io che qualcuno mi guidasse, che mi dicesse cosa bisogna fare...che mi dicesse come si ci difende dal dolore...

23 commenti:

Karma Police ha detto...

Purtroppo nessuno può dirci come difenderci dal dolore. Nessuno può guidarci nel cammino della nostra vita per dirci cosa fare, sarebbe troppo facile, sarebbe un copione già scritto. Non ti pare?
Credo che agli errori, le occasioni perse tornino sempre e comunque alla mente perché ci ricordano chi eravamo e chi invece siamo adesso. Probabilmente la prossima volta che si presenterà un'occasione non la perderemo come in passato, e determinati errori non li faremo più. io credo che tu sia una persona in gamba, e forse è anche la tua sensibilità che ti fa accollare i problemi del mondo a renderti speciale, unica, a renderti viva! probabilmente il tuo addossarti il dolore degli altri aiuterà, darà conforto all'altra persona, anche quando non te ne accorgi.
però è anche giusto che una volta ogni tanto tu te ne frega di tutto e tutti! Perché cavolo, hai anche le tue cose a cuoi pensare! Quindi quando senti il bisogno di lasciar fuori i problemi e il dolore degli altri, prova a chiudere la porta della tua mente, anche solo per un instante! Dopo ti farà sentire meglio e ti aiuterà a trovare le soluzioni che cerchi! :)Io ogni tanto lo faccio, funziona!

Carrie ha detto...

Artemisia,se qualcuno sapesse come ci si protegge dal male e come evitare di vivere situazioni di dolore,credo che oggi non saremmo qui a parlarne,sarebbe un mondo ideale e saremmo tutti più forti e combattenti,fieri di poter tenere il dolore fuori dalle porte del nostro cuore. Io non so come lo si vince,ma ho capito dalle esperienze della mia vita che scappare o allontanarsi non serve a nulla. Può aiutarti a capire e chiarire qualche situazione,ma i pensieri,i "se" e i "ma" continuano a seguirci,almeno a me accade sempre così. Se mi permetti di darti un consiglio, cerca di non lasciarti toccare troppo dalle vicende e dal dolore altrui,sopportare i tuoi problemi e vincere le tue difficoltà penso possano già bastare,te lo dice una a cui hanno insegnato che essere freddi e impavidi mi aiuterà ad essere un medico migliore . Speriamo!

Enzo ha detto...

Lo dice la parola stessa, Artemisia. Preoccuparsi è un pre-occuparsi. Occuparsi di qualcosa che ancora non c'è. Ma anche io in questo periodo vivo la preoccupazione di qualcosa che accadrà. E da quel qualcosa potrebbe derivarne un altro. Ci rifletto. Mi struggo, ma poi penso ad una soluzione che forse non c'è ma pensarci è già sintomo di positività! Buon weekend!

lo scrigno di Sibilla ha detto...

ti posso capire benissimo..Anch'io sono troppo sensibile fino a volte a stare male ma non solo per me stessa... la freddezza secondo me non aiuta pù di tanto se stessi secondo serve soltanto a ricordarci che lo facciamo per non soffrire.. in quanto a me non riesco nemmeno ad esserlo perchè mi si scopre subito purtroppo..Vorrei anch'io non immedesimarmi troppo nel dolore altrui.. A presto..Sibilla

silvia ha detto...

I"se" e i" ma",la vita ne e' piena, ma non e' negativo avere dei dubbi.Significa che ragioni, che pensi.Il dolore purtroppo e' parte della nostra vita, e non esiste un modo x mettersi al riparo, o meglio c'e'...basta non vivere!!Essere empatici poi e' una cosa bella, ma alle giuste dosi!Non pretendere troppo da te , vivi il tuo dolore ,le tue insicurezze togli la maschera, nessuno ti potra' dire nulla x questo.Ti abbraccio forte,ti rinnovo la mia disponibilita' ad ascoltarti ,se ne senti il bisogno.

Artemisia1984 ha detto...

@Karma police: Grazie per il tuo commento, hai ragione ..bisogna pensare anche a se stessi...
Ma c'è sempre qualcuno a me vicino che ha la precedenza...c'è sempre qualcosa di più importante di me stessa, che mi fa mettere in coda alle priorità...Il conforto che offro è essenziale per loro, si rivolgono a me e sono felice di aiutarli, mi fanno sentire ...utile.., mi cercano con fiducia...come se fossi sempre in grado di risolvere tutto, ma ovviamente non è così...Sempre gli do forza, ed io..mi sento svuotata..e nonostante li incoraggi sempre e gli stia vicino ..purtroppo a volte..in alcune situazioni, devo ammettere che nemmeno io credo fermamente in quello che dico a loro per dargli forza..ma, forse sbaglierò..ma mai togliere un sogno ad una persona..o una speranza..
Per quanto riguarda me stessa, oh!.. lunga è la lista di cose da risolvere, ma la mente purtroppo non è fatta di compartimenti a tenuta stagna...

@Carrie...non pretendo una ricetta della felicità, magari esistesse...Io vorrei che per una volta qualcuno facesse con me quello che io faccio con loro...ascoltare, capire e comprendere, consigliare..considerando importanti anche i miei di problemi..Ma come si dice ''intender non lo può chi non lo prova''..eppure io li capisco e avverto la loro sofferenza , nel parlare..considero i loro problemi come se fossero i miei..portando il peso di questa mia empatia..
Sai, avrei voluto fare il medico..purtroppo è una vocazione che ho scoperto troppo tardi..ed anche questo è un rimpianto incolmabile ..sarebbe assurdo buttare nel cestino la mia prima laurea, e non finire gli ultimi esami della specialistica..e ricominciare tutto..anche perchè comunque mi piace quello che faccio..
La vita è una sola..e non si può essere studenti a vita.. D'altro canto, forse è meglio che non sia diventata un medico, probabilmente per come sono fatta avrei dato tutta me stessa...ma mi sarei portata il lavoro a casa,non sarei riuscita a separare il medico dalla persona... quindi meglio così.. E stimo te e i tuoi colleghi per accettare una sfida così ardua, mantenendo comunque umanità nella professione..

Artemisia1984 ha detto...

Enzo: si è vero, e sai che nonostante la frequenza dell'uso di questo termine, non mi sono mai soffermata ad analizzarlo.. Pre-occuparsi.. Credo che non preoccuparsi giovi alla mente e allo spirito, in termini di tranquillità..però nemmeno si può vivere alla giornata, io almeno sono sempre stata così..vivo nel presente ma ..in funzione di un futuro, alle cose ci va pensato per tempo...Per intenderci io sono quel tipo di persona che punta la sveglia 10 minuti prima dell'orario che mi consente di prepararmi con calma..che la sera ho già tutto pronto per il mattino dopo..che ha sempre il cesto della biancheria sporca vuoto...tutto in ordine tutto perfettamente sotto controllo ... E quando una situazione mi sfugge di mano o non posso modificare gli eventi che ansia.. Dovrei essere più rilassata, lo so, ma è difficile...
1000 pensieri difficili da gestire per il mio cervello ''monotasking''!!! (che poi è una bugia..perchè penso a tantissime cose contemporaneamente..ma mi stressa molto!!).
Quando possibile...per limitare lo stress, vado per gradi, risolto un problema ..passiamo al successivo..unico modo per limitare lo stress...
Ma come dicevo..''quando è possibile''...cioè quasi mai...
Buon weekend anche a te...

Sibilla: La freddezza è solo una maschera, che per quanto mi riguarda è trasparente agli occhi di chi mi capisce davvero, ma per altre persone ..che non mi conoscono invece non viene considerata una maschera ma la realtà...e mi da fastidio questo pensiero, chi non conosce non deve dare giudizi...
Essere forti e impavidi( all'apparenza...) è un'altra maschera che viene scambiata per freddezza, purtroppo a volte anche dal destinatario delle attenzioni e dell'aiuto... Invece io mi sono resa conto, da una situazione che sta vivendo una persona a me cara...che nel dolore e nella sofferenza ci si sente persi, e a volte è utile che ci sia qualcuno che dica, come una sorta di leader, cosa bisogna fare, con una certa fermezza... I soli consigli e la comprensione spesso fanno anche più male, è come allungare il brodo... Quando si soffre o si affronta un momento difficile , si ritorna un po' bambini... Se un bambino sta piangendo, a volte ..quando ci avviciniamo per consolarlo ..la prima cosa che farà ..sarà piangere ancora più forte.. E se tratteneva a stento le lacrime scoppierà in singhiozzi... Con questo esempio mi riferisco ai grandi in realtà... a quando difronte ad un problema si compatiscono e si lamentano solamente della cattiva sorte, a questo punto, la comprensione è d'obbligo..ma almeno per quelle vicino a me, è necessaria una guida.. Qualcuno che gli dica , basta disperarsi non serve a niente ...ti fai solo del male, ma ci sono altre cose che puoi fare per uscirne..Sentirselo dire da qualcuno aiuta...


@Tutti: Il mio post e i miei commenti, potranno sembrarvi in parte confusi ed incoerenti...
Come ad esempio ..il richiamo alle pre-occupazioni, che ovviamente si riferiscono a qualcosa di futuro...ed ai pensieri su qualcosa che invece è già accaduto..
Ma tutto questo mio pensare, nasce da due situazioni ben diverse, che stanno vivendo due tra le persone più impartanti della mia vita...
Essere vicina ad entrambe non è facile... Anche perchè mi sento un po' tra due fuochi, se prima per qualche mio momento triste mi rivolgevo all'una o all'altra..adesso..sono in mezzo, sola con i miei pensieri e proccupazioni, dando una mano all'una e all'altra persona.. Avendo in più il dubbio di stare sbagliando, e mi chiedo se davvero sono in grado di sostenerle...
Loro confidano in me..ma forse io ho meno fiducia in me stessa, rispetto a quella che loro nutrono nei miei confronti...
E' pesante...ma da un lato sono felice di poter essere d'aiuto, ma non nego che a volte non vorrei sentire più niente..spegnere audio e video... Avendo comunque l'incertezza sul mio essere in grado di aiutarli davvero...

Artemisia1984 ha detto...

@Silvia: ti ringrazio ..come sempre il tuo saperti vicino mi da conforto..in parte ho risposto al tuo commento, arrivato mentre rispondevo agli altri...
Un abbraccio...

Vince Symo ha detto...

Gli uomini, si sa, non sono immuni al dolore, e, a volte - è triste a dirsi ma vero, purtroppo - pare che essi stessi lo cerchino, se lo creino...
Posso capirti, Artemisia, perché anch'io ho questo brutto "viziaccio", anche se forse meno che nel tuo caso, d'immedesimarmi nelle situazioni dolorose altrui.
Tutto ciò che posso consigliarti, per quel che valga, è di provare, anche se difficile, lo so, fregartene un po' di tutto e di tutti, come ti hanno già consigliato... e tentera di gettare quella maschera mostrandoti semplicemente come sei; lo dobbiamo a noi stessi, in rispetto anche dei nostri "dolori".
Ciao! :)

Vince Symo ha detto...

*tentare... :P

Artemisia1984 ha detto...

@Vince Symo: grazie....E' difficile..ma vedrò cosa posso fare...fregarmene non credo, ma almeno prendermi un po' di spazio-tempo..per me..

Nick ha detto...

Non sono bravo con le parole, tuttavia una cosa mi sento di dirla: vivi giorno per giorno, affronta le cose un passetto alla volta, non aver mai paura dei tuoi dubbi perchè sono quelli che ci rendono migliori. Non rinunciare mai alla tua umanità ed alla tua empatia. Perchè così potrai dire di essere viva, tanta gente invece si limita semplicemente ad esistere.
Se avrai bisogno di parlare e sfogarti sono qui.
Ciao.

Filippo ha detto...

Quando ancora io e la mia ragazza ci amavamo, lei era solita disperarsi per qualsiasi problema le capitasse a tiro. Era una voragine di angosce e di preoccupazioni che la assalivano un giorno sì e l'altro pure. Spesso e volentieri riguardavano semplicemente l'università, la relazione con la madre o i dispetti con gli amici, insomma alla fine dei conti sono problemi umanamente considerati "nulli". Lei era capace di farli diventare casi di rilevanza internazionale. Spesso provavo a farla ragionare, a dirle che stava esagerando, che la situazione non era poi così oscena... ma niente riusciva a calmarla. In quei momenti io ero il barile in cui vomitava tutte le sue ansie e a nulla serviva che le dicessi "Se c'è una soluzione perché ti preoccupi? E se non c'è soluzione, perché ti preoccupi?". Non sai quante volte Laura, non sai! Ma mai, e dico mai, una volta che avesse pensato così.
Quindi sì, è vero, l'essere umano non è in grado di razionalizzare i problemi, ma invece li edulcora, li ingrandisce, e sai cosa anche? Ogni essere umano pensa sempre che il suo dolore sia più grande degli altri, sempre.

Una categoria a parte sono quelli che ti dicono "ma figurati! C'è chi sta messo peggio di te?"

Ho sempre risposto a questa affermazione con:
- "Non sono avvezzo a risolvere i miei problemi godendo delle disgrazie altrui".

Ciau bella, un abbraccio!

dandelion67 ha detto...

Un dono io credo sia il Tuo Artemisia. Riuscire a percepire lo stato d'animo di un altro essere umano è dato a pochi. Sò che non è un buon vivere, sopratutto in quelle circostanze che non ti permettono di essere d'aiuto come vorresti. Ma c'è un risvolto positivo in questo Tuo "Dono". Riesci a metterti nei panni della persona che hai davanti. Ciò ti permette un miglior approccio con il prossimo e l'attenzione nel muoverti e nell'esprimerti per non ferire. Ti porta tutto ciò a riflettere prima di agire e questo , io credo , chi ti conosce veramente lo apprezza e sceglie la Tua amicizia sopratutto in merito a questo Tuo essere speciale..serena domenica..
Dandelìon

Pupottina ha detto...

Purtroppo il dolore è sempre dietro l'angolo e ci fa paura già prima di presentarsi... a volte è anche così...
sarebbe bellissimo avere qualcuno che si prende cura di noi e ci guida in quei momenti difficili... potrebbe bastare a volte un abbraccio a volte un condforto in più... si spera sempre di non trovarsi in situazioni difficili ...
portare addosso il peso del mondo è troppo per chiunque
il dolore fa male anche quando è solo il riflesso di quello altrui
soffrire è sempre straziante e4 non ci si distrae con niente

Artemisia1984 ha detto...

@Nick: Dici di non essere bravo con le parole...io la penso diversamente.. ;)
Ho preso alla lettere l'insegnamento che dice:''vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, ed impara come se vivessi per sempre''...
Ma tutta questa conoscenza, ovviamente relativa, pesa..pesa tanto.. Non ho rimorsi..ma qualche dubbio ogni tanto mi vieni, più che altro nel presente della situazione,perchè mi chiedo se sono in grado di aiutarli davvero oppure dovrebbero rivolgersi a chi ha una laurea in materia, non vorrei che i miei consigli e incoraggiamenti facciano più male che bene..In fondo che ne so io di psicologia, il mio regno è fatto di numeri e concetti aziendali... Grazie Nick...

@Filippo:E' vero..l'essere umano pensa sempre che il proprio dolore sia più forte di quello degli altri...Anch'io lo faccio..quando ho mal di testa
(in senso fisico..) Per quanto riguarda i dolori dell'anima, fortunatamente, invece, spesso mi rendo conto che i miei sono abbastanza insulsi rispetto a quelli degli altri...Ma comunque, sono i MIEI, e per tanto importanti...E mi fa male...non poter essere di aiuto più di tanto...
Si, ci sono tante persone, che cercano di dare una mano, sminuendo il problema ..con la frase che dici tu ''Figurati, c'è chi sta peggio di te'', probabilmente è vero, a volte... Io non rispondo in termini aulici...ma dicendo che ...
La loro sofferenza non alleggerirà la mia ..anzi..il pensiero di situazioni peggiori non può che incrementarla con il dispiacere per loro.. Per quanto riguarda le due situazioni a cui sto pensando in questo momento, non sono così banali.. Mi immedesimo..e magari, non dico di essere infallibile, ma io riesco a vedere cosa bisogna fare, la soluzione...ma per quanto indichi la via e li supporti, sono solo loro che devono attuarla..e mi dispiace davvero non poter fare di più...sollevarli da questo, per loro, enorme peso...
Un abbraccio ... :)

@Dandelion: Un dono dici... forse è vero...e ne sono felice, ma a volte penso che sia una maledizione...come in questo momento.. Se fossi una persona menefreghista e indifferente , sarei un essere umano peggiore..ma libera di andare per la mia strada senza catene... Altre volte ci ripenso, e mi dico, che da un lato è bello essere così, ed anzi mi dispiaccio che gli altri non percepiscano le mie stesse sensazioni...
Grazie....
Serena Domenica..anche a te :)


@Pupottina: E' vero non ci si può preparare al dolore, è sempre diverso ed inaspettato... Non è gestibile con una preparazione precedente..non è un esame..e se lo fosse ..non darebbe un voto come risultato, ma al massimo un SUPERATO/NON SUPERATO....(anche se forse non si supera mai del tutto..)
Le situazioni che sto affrontando, mi procurano sofferenza..che non è solo di riflesso, ma anche diretta... Certamente, data la particolarità dei casi,...quello di riflesso è la parte più ampia e pesante...
Distrarsi è impossibile....soprattutto quando sei immersa in queste situazioni, ci sei dentro fisicamente...sempre sotto gli occhi...e i discorsi nelle orecchie.. Non puoi e non vuoi allontanarti...scappare non serve...ma uno stacco di qualche giorno forse mi gioverebbe. Ma non è il momento..davvero non posso...sia per loro e sia per me...che nonostante tutto cerco di portare avanti i miei progetti...

il_cesco ha detto...

Un posto dove essere semplicemente te c'è: è qui. Coraggio, Artemisia, Coraggio. Sembra di sentire le parole mie, esattamente un anno fa, per motivi sicuramente diversi, ma esattamente un anno fa. Arriverà la quiete dopo la tempesta, e qualcuno ti passerà un asciugamano, e ti scrollerai di dosso tutta la pioggia che ti è caduta e potrai continuare ad andare avanti a testa alta. E fanculo la "maschera", sii te stessa, è già difficile vivere una vita, figuriamoci "fingerne" un'altra. Le persone che ti vogliono bene, non ti preoccupare, non andranno via. Un abbraccio, a presto.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Purtroppo non è facile sconfiggere il dolore.Il mio consiglio è scava nella tua anima e troverai sempre la migliore soluzione.Ti auguro una serena domenica;saluti a presto

Lara ha detto...

Cara Artemisia, forse molti di noi si riconoscono in quanto hai scritto.
Mi sento vicina al commento di Dandelion.
Tu hai questo dono, che è indubbiamente bivalente: nel senso che puoi avere grande stima di te stessa e nel contempo provare il dolore degli altri.
Cambiare luogo, non serve, credo. Accettarti come sei è invece un piccolo passo verso una serenità maggiore.
Ti abbraccio con amicizia.
Lara

Waterwitch ha detto...

Non esiste un posto dove il dolore non ci segue, forse... sotto morfina... che annebbia mente e rilassa il corpo, ovviamente scherzo!
E' difficile, non so come si fa quando non ce la fai più ad andare avanti, però ho visto come si diventa ad essere davvero freddi e indifferenti e non è bello, non vorresti davvero essere così!
Per quanto possa essere ripetitiva e vuota questa frase, non potevi fare niente di più di quello che hai fatto!

Artemisia1984 ha detto...

@Francesco: mah si ..andiamo avanti ed anche questa passerà... ''me la caverò ..proprio come ho sempre fatto..con le gambe ammortizzando il botto..''.. per un esperto come te credo che non serva citare l'autore...
Grazie per l'incoraggiamento...

@Cavaliere oscuro: Ti ringrazio... una serena domenica a te...

@Lara:pensare che molti possano rivedersi nelle mie parole...mi conforta..mi fa sentire più ..normale...
Accettare ..ed accettarsi..si, credo sia l'unica soluzione..
Ricambio amichevoltemente l'abbraccio..


@Waterwitch:scherzi...beh un pensierino l'ho fatto in proposito...Adesso sono io a scherzare...
Non servirebbe ..
Avrei bisogno di un anestetico per l'anima, ma credo che non l'abbiano ancora scoperto...mannaggia ai tagli alla ricerca!
La tua frase non ripetitiva ne tantomeno banale...fa bene sentirselo dire per una volta...
Anche perchè in questi tempi sono io a ripeterlo in continuazione ad un'altra persona..
Hai colto una delle due situazioni..per l'altra...il tema è diverso, ma è un continuo ripetersi anche li..non di frasi di consolazione..ma di incoraggiamento..
Un abbraccio

Paolo ha detto...

Piangere quando c'é da piangere e ridere quando c'é da ridere é bellissimo.Questa è la libertà. Il dolore è qualcosa di intimo, personalissimo, da difendere. Ti suggerisco di fare quello che credi quando é il momento per te di farlo.
Spero tu abbia persone vicine che ti diano amore senza troppe parole inutili, per lo meno questo
e' quello di cui io ho bisogno.
Con affetto,
Paolo

Pierpaolo ha detto...

Tutto ciò che siamo, tutto ciò che viviamo, tutto ciò che proviamo, sono continui ed eterni ritorni di un'esistenza indecisa che non lascia spazio a soluzioni... Siamo sempre la solita, piccolissima parte di un tutto che non riusciremo mai a comprendere... La via è il cinismo, l'atarassia, l'indifferenza di fronte a ciò che in fin dei conti è ma che è sempre stato... Gioia, dolore, allegria, tristezza, sono semplici tasselli di un mosaico che rappresenta continuamente il solito, noiosissimo quadro... Perchè struggersi oltre? Viviamocela finchè possiamo, accettando con raziocinio e fermezza d'animo ogni situazione... Se c’e’ soluzione perché ti preoccupi? Se non c’é soluzione perché ti preoccupi? ...Ciao

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